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Educare il cane a stare solo in casa: come si fa?

Eh sì, succede proprio a tutti: anche se non lavoriamo o se facciamo un lavoro in smartworking, può capitare di doverci assentare da casa per qualche ora.

Se abbiamo un cane questa eventualità potrebbe trasformarsi in un problema. Sappiamo infatti che i cani, in particolare alcuni appartenenti a certe razze rispetto ad altre, sono animali sociali e sentono molto la solitudine.

Ciotola

Ricordati di cambiare l’acqua tutti giorni e in estate anche due volte.

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Può dunque accadere che lasciarli anche solo per qualche ora causi in loro una sorta di trauma da abbandono, con conseguenti, possibili “disastri” che potremmo trovare al nostro rientro.

Con questi ultimi ci riferiamo ad eventuali dispetti compiuti dal cane: oggetti rotti, giornali strappati, cuscini “sventrati” e pipì o cacche da raccogliere ovunque! Eppure è possibile educare un cane a stare da solo in casa. Come? Ecco qualche consiglio, qui di seguito.

I migliori risultati si ottengono con un cucciolo

Come abbiamo già avuto modo di vedere in altri articoli di questo blog (in special modo quando abbiamo parlato del perché ricorrere all’addestramento cinofilo), i migliori risultati nell’indirizzo educativo di un cane si hanno quando questo è cucciolo.

Traversine

Ricordati di cambiare l’acqua tutti giorni e in estate anche due volte.

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A differenza di un cane adulto, infatti, che ha ormai acquisito delle abitudini comportamentali difficili da cambiare, un cucciolo è una sorta di “tabula rasa”, ancora tutta da scrivere.

Ecco perché nel caso dei cani adulti è consigliabile rivolgersi ad un addestratore, che saprà come correggere determinati comportamenti. Ma cosa fare, nei dettagli, se la situazione è piuttosto gestibile e non è necessario ricorrere all’addestramento?

Lasciargli i suoi spazi è fondamentale

Osso di bufalo

Ricordati di cambiare l’acqua tutti giorni e in estate anche due volte.

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Una regola molto importante se vogliamo che il nostro cane non subisca troppo l’abbandono quando lo lasciamo anche solo per poche ore, è quella di renderlo abbastanza indipendente e lasciargli i suoi spazi.

Questo significa non stare sempre a coccolarlo, non tenerlo sempre vicino a noi, e non portarlo ovunque noi siamo (sul divano, ad esempio, o sul letto mentre leggiamo un libro). Il nostro pet deve avere la libertà di costruirsi dei suoi spazi in casa, così da non notare troppo la differenza quando usciamo e non lo portiamo con noi.

Quando si esce, non dimenticare mai di fornire il pet di giochi e ciotole d’acqua

Un’altra dritta importante riguarda la distrazione del cane quando lo si lascia solo in casa. Il nostro cucciolo dovrà infatti avere modo di distrarsi e mettere in pratica le sue facoltà intellettive.

Niente di meglio, allora, che lasciare dei giochi a portata di “zampa”. Non dimentichiamo inoltre la ciotola d’acqua, necessaria a non far soffrire la sete al cucciolo.

Croccantini usati come premio: un’idea per creare un’abitudine

Spesso i croccantini, o certi snack appositamente pensati per l’occasione, possono fungere da premio da dare al cane quando si è comportato bene.

Se dunque tornando dal lavoro o dalle nostre commissioni scopriamo che il pet se ne è stato buono e non ha combinato guai, possiamo tranquillamente premiarlo con uno snack a forma di biscottino o croccantino. Il cane capirà così che a quell’azione corrisponde il premio, e si comporterà bene.